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dal materiale che ha portato mi sa che vuole andare ancora da Licia !


l'avventura di MassimoB
in diretta (o quasi...) dagli antipodi
2a PARTE 04/08 - 15/09/2004

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IMMAGINI DI TONGATAPU IMMAGINI DI VAVA'U
  1a PARTE ITINERARIO (24/08 - 03/09) ULTIMA PARTE ITINERARIO (16/09 ...)
DATA ITINERARIO
06/09/2004

ore 7:11 e-mail dall'Hilltop di Neiuafu - Vava'u:
Ciao Nat, finalmente riesco a mandarti aggiornamenti e foto, come saprai e' estremamente difficile scrivere da qui, adesso siamo a Vava'u da Mario e Francesco (pisano ;-))))), proprietari dell'Hill top.

04-09-04
La sveglia suona presto, Sione ci viene a prendere alle 5.00 per portarci all'aeroporto, partiamo per Vava'u. Durante il tragitto faccio alcune considerazioni sui giorni passati a Tongatapu, i primi cinque giorni sono stati rovinati dalla pioggia e lo sconforto era molto presente, non era la polinesia che ci aspettavamo, tutte le guide indicano questa come la stagione secca e noi abbiamo trovato cinque giorni di pioggia. Quando siamo tornati da Fafa erano trascorsi quattro giorni senza pioggia, sembrava di essere arrivati in un altro posto, il sole cambia completamente un ambiente. All'aeroporto facciamo il check-in, in un modo "curioso", viene prima pesato il bagaglio, successivamente veniamo pesati noi passeggeri, scopriremo poi che il motivo di questa pesatura sta nel fatto che l'aereo e' un vecchio dc-3, in Italia  probabilmente era gia' in disuso da prima che io nascessi ('67 ndr), evidentemente non puo' portare pesi eccessivi. il volo comunque si rivela ottimo, voliamo a bassa quota, quindi possiamo vedere le isole e gli atolli che scorrono sotto di noi, vediamo anche molti delfini, e' molto suggestivo ed e' anche una di quelle cose che se non si vedono non e' possibile rendersi conto di quanto siano belle. Faccio molte riprese, spero che rendano anche solo il 50 %. Sul taxi che ci porta all'albergo notiamo la differenza tra Nuku'alofa e Neiafu, la capitale delle isole Vava'u, qui troviamo una polinesia molto piu' rurale, Neiafu sembra poco piu' che un piccolo villaggio di passaggio. Sistemiano i nostri zaini in camera e usciamo, andiamo subito al Tongan Visitor Centre per prendere info sul posto, appena sentono che siamo italiani chiamano al telefono un amico, Mario, un altro italiano che vive qui e gestisce un albergo insieme ad un socio, Francesco (pisano), andiamo da lui e ci accordiamo che pernotteremo da loro, l'alloggio e' molto carino, otto camere e una veduta sulla baia.Nel pomeriggio prendiamo un taxi e facciamo un tour dell'isola, visitiamo molti piccoli villaggi e alcune belle spiagge. Dall'auto sbirciamo dentro alcune case, sono molto spoglie, per letto hanno una stuoia e praticamente nessun mobile, al tongano non serve la casa, la considera solamente un punto di riferimento e un posto per ripararsi dal sole.

05.09.04
Oggi e' domenica e quindi e' tutto chiuso, Francesco ci accompagna da un reduce del Vietnam che dopo la guerra si e' ritirato con la moglie, pittrice, qui a Vava'u, vive su una chiatta galleggiante e porta i turisti sul suo trimarano a scoprire le varie isole dell'arcipelago. Fa caldo, e' la giornata ideale per veleggiare, con il poco vento che c'e' il trimarano prende un'andatura tranquilla scivolando sulle onde. Dopo un'oretta di navigazione arriviamo all'isola di 'Eukafa, ancoriamo a 200 mt dalla riva e facciamo snorkeling. Dopo pranzo andiamo sull'isola con il tender, quando descrissi a Natale i tre giorni passati a Fafa mi rispose "...e non hai ancora visto niente...", aveva ragione, il paesaggio e' di una bellezza da togliere il fiato, vediamo anche alcuni pappagalli che svolazzano tra le palme, l'isola e' disabitata, l'acqua e' calda, e di un colore che ti abbaglia anche con gli occhiale da sole, sono immagini che si vedono tante volte in video o in foto, ma la realta' e' tutt'altro, il ritorno lo facciamo quasi al tramonto, ci godiamo gli ultimi raggi di sole veleggiando verso Neiafu.

Alla prossima  Massimo e Silvia

09/09/2004

ore 5:31 e-mail dall'Hilltop di Neiuafu - Vava'u:
Ciao Natale, oggi piove e mi sono messo al pc dell'ufficio di Mario e Francesco all'Hill Top.

06.09.04
Ci sono alcune cose che ci hanno colpito nei tongani, le abbiamo "scoperte" parlando in giro e non avevamo ancora annotato, una e' che molte ragazze hanno parti di denti o denti interi ricoperti d'oro, questo e' considerato un vezzo come da noi lo e' il piercing, tutte portano i capelli molto lunghi, anche se raccolti, ben poche li lasciano sciolti, pochissime hanno i capelli corti perche' e' considerato un disonore, infatti il taglio dei capelli viene usato come punizione per le bambine che disubbidiscono gravemente ai genitori, un'altra cosa e' il modo che usano i tongani, durante una conversazione per far capire che seguono il discorso o come segno di affermazione, annuiscono inarcando le sopracciglia almeno un paio di volte come se si stupissero, se non venisse spiegato il significato di questa mimica, si potrebbe fraintendere e pensare ad un ammiccamento malizioso.

08.09.04
Giornata dedicata al whale watching,
il tempo non e' dei migliori ma noi decidiamo comunque di andare, partiamo con una chiatta attrezzata di idrofono, alle 10.00, dopo circa un'ora di navigazione, ne avvistiamo una in lontananza, comincia a piovere insistentemente, e noi ci stiamo un po' demoralizzando perche' non si avvicinano alla nostra barca, invece riusciamo a trovare un branco che nuota placidamente, si lascia avvicinare anche se non "gioca", solo una di loro fa un tuffo uscendo in verticale dall'acqua e ricadendo sul dorso, ovviamente ci prende alla sprovvista e non riusciamo a fare ne' foto ne' video, e' impressionante il rumore che fanno quando soffiano e la massa d'acqua che spostano, insieme a noi sulla barca c'e' una coppia di australiani che si tuffa per fare il bagno con le balene, noi ci rinunciamo per le condizioni meteo, quando si esce dall'acqua e' freddo perche' non c'e' sole e c'e' parecchio vento. Alcune di loro alzano una pinna come se volessero salutare e poi mostrano la coda quando si immergono. Alla fine della giornata non siamo riusciti a fare neanche una buona foto, anche perche' la macchina che abbiamo non ha lo zoom, vedremo se qualche spezzone di video riuscira' a rendere l'idea di quello che abbiamo visto. Cena da Mario e Francesco e serata al karaoke, andiamo in un locale sul porto turistico, l'Ana's cafe', dove il mercoledi' i tongani si ritrovano per cantare al karaoke, si divertono come matti, si impegnano molto, alcuni di loro hanno voci eccezionali, il karaoke e' uno dei pochissimi divertimenti che hanno, forse sono cosi' felici e ridono sempre perche' hanno veramente poco, e con quel poco riescono a tirare fuori la felicita'.

09.09.04
Dalla reception dell"Hill Top abbiamo prenotato il volo per il ritorno a Tongatapu, ci fermeremo prima alle Hapai per tre giorni e sabato 18 torneremo da Gp, nella settimana che seguira' andremo probabilmente qualche giorno a Eua.


Alla prossima Massimo e Silvia

13/09/2004

ore 3:04 e-mail dall'Hilltop di Neiuafu - Vava'u:

Ciao Natale, ti mando gli ultimi aggiornamenti da Vava'u, le foto provo a mandartele ma e' molto difficile, provo a mandarle in "pacchetti" di 10/12, forse il server riesce a riceverle. Naturalmente scegli tu le foto da mettere sul sito, ti ringrazio nuovamente per il sito perche' e' un ottimo modo per far sapere a casa cosa facciamo...

10.09.04
Questa mattina ci svegliamo e fuori dalla finestra assistiamo ad un acquazzone tropicale che dura fino alle 12.00 circa, fortunatamente all'ora di pranzo il cielo si apre e spunta un bel sole. Non avendo ormai la possibilita' di uscire in barca chiamiamo un taxi e ci facciamo portare ad una spiaggia, Ano beach, e' una spiaggia bellissima, la solita dove abbiamo preso il gommone di Larry per andare sul suo trimarano. Il clima e' perfetto, sulla spiaggia siamo soli, i tongani non prendono il sole, anzi, siccome non vogliono abbronzare, e' molto facile vederne in citta' con l'ombrello aperto nelle giornate di pieno sole, questo e' l'uso che ne fanno come noi ne facciamo quando piove.
A 200 mt da noi lungo la spiaggia ci sono tre ragazzi che pescano con la rete, mi avvicino e chiedo loro di poter fare qualche ripresa mentre lanciano la rete, e loro, come tutti i tongani, acconsentono volentieri. L'acqua non e' fredda e noi approfittiamo per fare un bel bagno.

11.09.04
Questa mattina proviamo a chiamare Larry ma non riusciamo a trovarlo, proviamo allora a chiamare un tongano per uscire con lui in barca ma neanche lui e' reperibile, oggi e' sabato e tutti vanno al mercato per fare la spesa, prendiamo allora un taxi e ci facciamo portare a 'Ene'io beach, un'altra delle tante belle spiagge dell'isola. Questa e' una spiaggia che si affaccia su una grande baia circolare, da un lato c'e' il mare aperto, e l'ingresso e' chiuso dal reef, le grandi onde che arrivano vi si infrangono creando una alta nuvola vaporosa, quello che ci troviamo davanti quindi e' una grande laguna con i colori dell'acqua che vanno dal trasparente al blu con mille sfumature di azzurro e di verde. Dietro di noi c'e' una folta vegetazione che arriva sulla spiaggia.

12.09.04
Oggi riusciamo a trovare Larry e usciamo con lui, anche perche' la domenica non ci sono altre possibilita' se non uscire in mare, a Tonga e' tutto chiuso, il lavoro e' vietato da una legge reale. La giornata e' ottima, c'e' un po' di vento e andiamo abbastanza veloci, quando c'e' vento Larry porta il trimarano verso le isole piu' lontane, infatti oggi facciamo due ore di navigazione ed arriviamo all'isola di Luahiapo, anche qui, come in tutte le isole troviamo una spiaggia molto chiara, grossa, perche' formata dai coralli sgretolati dal mare, il reef che circonda l'isola, e l'acqua cristallina. Per un momento pensiamo che questa e' una bella isola come tante altre, vederne tante bellissime le rende forse tutte uguali, ma quando torneremo a casa forse ci renderemo conto in maniera maggiore che sono tutte molto simili, ma tutte straordinarie. Quando approdiamo su queste isole non ci mettiamo stesi a prendere il sole, ma ci sediamo sulla spiaggia e guardiamo quello che ci circonda, cercando di carpire ogni particolare per lasciarlo impresso nella nostra memoria, avremo le foto, il video, ma le sensazioni rimarranno piu' forti dentro di noi di qualunque altra cosa.
A cena, parlando con Mario, scopriamo altri aspetti della vita dei tongani, la famiglia e' composta in media dai nonni, i genitori e quattro o cinque figli, quando una coppia sposa prova subito ad avere figli, se non arrivano ne prendono uno da un'altra famiglia, in una sorta di affidamento permanente, a volte viene preso un fratellino o una sorellina appena nati. Le ragazze si sposano molto giovani, entro i vent'anni, questo spesso per uscire dalla famiglia dove vengono "comandate" dai maschi della famiglia stessa. Tutto questo contrasta molto con la loro assidua frequentazione della chiesa, il fine settimana e' dedicato infatti alla chiesa, molto spesso si sentono i canti dei cori anche durante la notte. L'idea e' che i tongani abbiano appreso dai missionari quello che gli e' stato insegnato, ma mettendo in pratica solamente cio' che gli fa loro piu' comodo, la chiesa sembra quasi esclusivamente un centro di aggregazione e un posto dove passare la domenica. E' molto facile incontrare i fakaleti, quando in una famiglia ci sono gia' molti figli maschi, gli ultimi nati vengono abituati fin da piccoli a comportarsi da femmine, e la maggior parte di loro cresce effeminato o omosessuale, sono considerati normalmente, e quasi tutti hanno la gestione di bar o locali pubblici, senza alcuna discriminazione.
A presto, Massimo e Silvia

20/09/2004

ore 6:55 e-mail da Vava'u:
14.09.04
Oggi riproviamo ad andare a vedere le balene, la volta scorsa le abbiamo viste ma il tempo non era bellissimo, oggi e' una bella giornata con poco vento, quindi anche il mare dovrebbe essere abbastanza calmo. Prendiamo la barca della volta scorsa, la Whale Song e partiamo verso il mare aperto, uscendo dalla baia di Port Refuge guardiamo i fiordi, Vava'u, a differenza di Tongatapu e' collinare, anche se raramente si arriva a 200 mt., notiamo anche alcune spiagge, raggiungibili esclusivamente con la barca. Dopo circa due ore di navigazione avvistiamo le prime balene, oggi si avvicinano molto alla barca, una ci passa accanto quasi da poterla toccare, e probabilmente complice il tempo, hanno voglia di giocare.Siamo quasi alla fine del periodo a Vava'u, domani forse andremo ad un'altra spiaggia.
Ci e' stato detto che di solito, chi viene a Vava'u si ferma solo 2/3 giorni, magari solo per vedere le balene, ma secondo noi merita almeno una decina di giorni per scoprire, attraverso gite in barca I numerosissimi atolli che compongono l'arcipelago, in apparenza possono sembrare tutti uguali, ma ognuno presenta delle differenze, alcuni hanno la spiaggia molto grande, altre piu' barriera corallina, una per esempio e' nota come l'isola degli uccelli, noi l'abbiamo vista uscendo con il trimarano.

15.09.04
Questa mattina agli uffici della Peau Vava'u, scopriamo che il nostro volo per Ha'apai e' stato cancellato. Mario parla con una donna che sembra essere una responsabile dell'ufficio, dopo varie telefonate veniamo sistemati su uno special flight, probabilmente messo su per le tante prenotazioni gia' effettuate, e per poter dare un posto ai passeggeri in possesso di biglietto di un'altra compagnia, la Niu airlines che ha chiuso i battenti in questi giorni. E' un'altra occasione che conferma la necessita' di avere sempre un margine nella gestione del tempo. Anche da queste cose deduciamo che Tonga non e' adatta a chi ha tempo limitato e le coincidenze dei voli troppo ravvicinate.
Intanto abbiamo la conferma per domani, per sabato vedremo. Risolto questo intoppo, un taxi ci accompagna ad un'altra spiaggia, la Keitahi beach, che secondo noi e' la piu' bella di quelle viste fino ad ora a Vava'u, naturalmente quelle degli atolli sono bellezze di altro genere. Questa e' difficilmente raggiungibile perche' la strada e' uno sterrato scavato dalla pioggia, per fortuna il nostro taxi e' un minivan 4x4.
Quando finisce la strada si apre davanti a noi la vista su una grande baia, la spiaggia e' lunga almeno un chilometro, anche qui c'e' una grande laguna chiusa dal reef. La spiaggia non e' deserta, oltre a noi ci sono dei tongani che pescano con le fiocine dentro la laguna, e un uomo con due bambini che frescheggia sotto gli alberi. Ci avviciniamo a loro, chiedendo di poter scattare qualche foto, l'uomo cordialmente annuisce, poi cominciamo a parlare di varie cose, ci racconta che e' nato in un villaggio poco lontano, adesso lavora in Nuova Zelanda, quando era piccolo veniva spesso in questa spiaggia, e, secondo lui, era molto piu' bella di adesso. Mi chiede molte cose dell'Italia, poi dice al figlio di aprire due noci di cocco per offrirle a noi, il latte di cocco e' dolce e rinfrescante, e ci stupiamo poi apre la noce e con una parte del guscio che fa da cucchiaio, ci fa assaggiare la polpa, questo si che e' vero cocco fresco. Ha la consistenza di un budino e lo spessore di circa 5 mm, ora capiamo perche' quello duro che troviamo in Italia qui non viene mangiato.
Ciao, Massimo e Silvia

last update: 28/09/2004 12.16

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